lunedì 6 maggio 2013

il tempo, kronos e Kairos


in questa fase ammetto che sto dedicando molto più tempo ai blog,
a quelli degli altri 
non certo al mio

è che proprio a volte avrei così tante cose da scrivere che non riesco a selezionare le priorità
altre volte mi sento incapace di tirar fuori tutto quello che mi bolle dentro
e allora vado a far visita e mi accomodo a casa (nei blog) di altri...
c'è chi riesce ad emozionarmi
chi a sorprendermi
chi stimola le mie sempre attuali e presenti riflessioni esistenziali 
chi mi fa sognare
chi mi ricorda il mio amore per la scrittura
chi scrive un post intitolandolo TEMPO

e allora ho detto che, si,
che tra quelle mille bolle che mi esplodono dentro
questa cosa del tempo la posso tirar fuori

è una riflessione semplice (?), o meglio, sintetica:
a volte si condividono spazi e tempi
ma senza condividere il tempo.

cosa vorrei dire?

vorrei esprimere quella sensazione che si prova quando si vivono determinate situazioni insieme agli altri,
ma senza davvero con-dividerla, la vita,  in quel momento, perché a volte la vita appartiene solo al proprio tempo. E per tempo intendo epoca, situazione, momento storico, anagrafico, esperienziale...legato a situazioni passeggere oppure improvvise, impreviste, ma determinanti...
Accade a volte di trovarsi sulle stesse ordinate, ma con valori delle ascisse differenti...
non c’è una relazione temporale, un ordine razionale che segue il Kronos

si possono a volte fare enormi passi indietro o balzi in avanti
verso altri tempi,
tempi che sono paralleli...tempi in cui non solo non sei mai passato, ma tempi in cui forse non passerai mai...tempi in cui gli altri non passeranno mai

e se non stai in quel tempo
in quel punto
in quella sensazione
accade allora che non lo condividi quel momento

accade che puoi trascorrere insieme all’altro, agli altri
gli stessi minuti, le stesse ore, una vita intera
in una stessa città, in una stessa casa, in una sola stanza
ma non sei compreso,
non puoi comprendere, ed è anche giusto che sia così

perché mica è detto che per forza dobbiamo essere presenti e partecipi di quel tempo
mica è obbligatorio capire chi ci sta accanto
anzi, dirò di più, mica è un “diritto” farsi spiegare sempre tutto e pretendere di capire?
può accadere con un fratello, con i genitori, con il proprio compagno, con la fidanzata, con un figlio, con gli amici.

A volte accade.



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