venerdì 13 marzo 2015

...sospesa

un lungo silenzio sul mio blog
di certo non dovuto a mancanza di pensieri né a mancanza di tempo
ma ad un'assenza di consistenza, di concretezza...
assenza di trasposizione da immagini annebbiate a concetti definiti
e mi sento così
tra la bella novità che mi cresce dentro e si fa spazio avvolta da gioiosa liquidità
e la vecchia voglia di essere presente a me stessa e
che prende una nuova forma proprio mentre vivo la mia terza maternità
è materia vivente e nuova anima
è una nuova vita che come ogni volta mi porta a sentirmi  a contatto con l'io più profondo,
mi ricongiunge a me stessa
e stavolta mi scava lentamente dentro e mi fa domande brevi.
Decise. Taglienti.
 Sei felice ?
Cosa vuoi davvero?
Cosa cerchi?
Complici le mie infinite pagine di lettura, il mio divorare e rifugiarmi nei cinque intensi libri finiti dall'inizio dell'anno, resto sospesa tra una risposta affermativa ed una approssimativa.
 
E la mia appassionata ed intransigente voglia di risposte certe non si arrende.
Mi accarezza e non si stanca mai.
Io sono ancora in ricerca
tra le radici del mio albero natio
e i rami che non sanno che direzione prendere...
sospesa tra la gioia di ciò che ho costruito
e la necessità di andare oltre
 
oltre la me di adesso, oltre il confine che ho posto inconsapevolmente come limite...
il fatto è che quando acquisisci più consapevolezza di ciò che sei e ciò che puoi... poi, vuoi esserlo.
mi riconosco in questo magma che si agita 
so di essere una persona che pensa anche troppo, capace di relazioni vere, colma di passione per la vita, di voglia di libertà e di movimento. Voglia di cambiare, non tanto me stessa, ma quella parte di mondo che non mi piace...
E quello che sono non è quello che faccio.
quanto più si distanziano il mio essere dal mio fare, tanto più io resto sospesa
 
Ma come tornare ad essere presente a me stessa?
per riappropriarmi di me
senza volgere più lo sguardo melancolico al passato che non torna più e che non si cambia mai
senza proiettarmi in un futuro che non ha senso nel pensiero, ma che si costruisce nel presente
devo partire, o meglio ripartire, da qui e da ora
per fare qualcosa di nuovo, per costruire
è necessario fare spazio prima nella mia vita interiore, poi in quella spazio-temporale.
forse scrivendo, un come lo sto trovando
e allora ho la certezza che questo post lo sto scarabocchiando innanzitutto per me
neanche lo rileggo...
ma lo condivido, perché ho la sensazione che il pensiero reso pubblico sia un impegno
o quanto meno
acquisti quella consistenza che mi sfugge quando resta solo un'immagine nella mente

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